Videogiochi e bambini: cosa fare?

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Tutto quello che devi sapere per trasformare i videogame in un’opportunità di crescita.

Spesso si è sentito parlare di come videogiochi e tecnologie digitali abbiano rovinato l’armonia familiare. Infatti, sono frequenti i litigi tra genitori e figli quando si tratta di videogame. Ma una soluzione è possibile: giocare insieme e fissare delle regole comuni. Quando usati correttamente, i videogiochi offrono non solo divertimento, ma anche opportunità di crescita. Ecco perché abbiamo creato Young Makers School.

Genitori e videogiochi: cosa fare?

Giocare insieme

Fin dai primi mesi di vita, il gioco è lo strumento attraverso cui i bambini imparano a crescere. Giocare con i propri figli è fondamentale per lo sviluppo della loro autostima: in questo modo si dimostra che si dà importanza al loro mondo, incoraggiando e supportando le loro scelte. Questo è valido tanto per i giochi tradizionali quanto per quelli virtuali come i videogame.
Per molto tempo si è demonizzato l’uso dei giochi virtuali come causa di separazione e conflitto tra membri familiari. Una recente indagine, però, ha svelato che il 67% dei genitori intervistati gioca ai videogiochi con i propri figli.
Se non lo stai facendo già anche tu, ecco alcuni motivi per iniziare:

Dare supporto ai tuoi figli
Giocando ai videogame con loro dimostri interesse per ciò che li appassiona. In questo modo li farai sentire gratificati invece che incompresi. E loro saranno più contenti di condividere con te il loro mondo;
Rafforzare il legame
La natura interattiva e multimediale dei videogiochi obbliga i vari giocatori ad interagire, sia in modalità di scontro che di cooperazione. Molti genitori sostengono che questa esperienza li ha aiutati a conoscere meglio la personalità dei loro figli e a sentirsi più vicini a loro;
Imparare dai videogiochi
Nel momento in cui chiedi ai tuoi figli le loro strategie di gioco, dai valore alle loro idee facendogli capire che le capacità di pianificazione, sperimentazione ed esecuzione sono importantissime per il loro futuro. Giocando con lui hai modo di vedere come mette in pratica la propria creatività e capacità di problem-solving. Inoltre, puoi dargli suggerimenti utili da applicare nel mondo offline.

Informarsi e comunicare

Molti genitori si preoccupano della cattiva influenza dei videogiochi sui loro figli. Ma pochi (solo il 16%) si informano sui trend del momento. I bambini non hanno la maturità necessaria per capire che cosa è adatto a loro. Ecco perché entri in gioco tu. Prima di comprare un gioco è necessario capire se i contenuti che contiene sono appropriati. Puoi consultare le classificazioni PEGI, che classificano sia per età che per contenuto.

Classifica PEGI per i contenuti dei videogiochi — La classificazione PEGI ti aiuta a capire quali videogiochi sono adatti

Informarsi, però, non è abbastanza. E’ necessario parlare con tuo figlio e aiutarlo a riconoscere quali sono i contenuti inappropriati. Inoltre, bisogna spiegargli la differenza tra mondo virtuale e mondo reale. Soprattutto quando hanno a che fare con videogiochi violenti.

Il modo migliore per responsabilizzare tuo figlio è renderlo consapevole.

Fissare delle regole

E’ il primo passo per assicurarti che tuo figlio usi i videogiochi in modo sicuro. Non importi, cerca sempre di trovare un accordo comune con lui, che in questo modo sarà più propenso ad ascoltarti. In generale, bisognerebbe evitare l’uso dei videogiochi prima dei due anni. Inoltre, è importante non permettere l’uso durante i pasti, che dovrebbero essere un momento di condivisione familiare. La stessa cosa vale prima di andare a letto: giocare ai videogiochi prima di addormentarsi può causare disturbi del sonno.

Fondamentale è limitare il tempo di gioco. L’ideale sarebbe una media quotidiana di un’ora/un’ora e mezza. Per evitare troppe proteste è bene consigliare delle attività alternative come leggere un libro, fare sport o uscire all’aria aperta.

Una scuola per imparare il coding dei videogiochi

Lezione di coding di Young Makers School — A lezione di coding con Young Makers School

Il coding è il linguaggio informatico utilizzato dai computer. E’ la base di partenza per la creazione di videogiochi e conoscerne le basi sta diventando sempre più importante per il proprio futuro lavorativo. Imparare la programmazione non significa solo apprendere la lingua del coding. Ma vuol dire anche sviluppare competenze logico-matematiche e pensiero computazionale. Attraverso processi logico-creativi si diventa in grado di scomporre un problema complesso in diverse parti, per affrontarlo più semplicemente un pezzetto alla volta.

Si prevede che in futuro il coding diventerà una vera e propria materia scolastica. Nel frattempo, qui a Young Makers School, abbiamo già pensato a tre videocorsi per imparare a programmare in modo facile e divertente. Grazie al nostro metodo di creative learning tuo figlio sarà in grado di creare la propria storia interattiva e il proprio videogioco personalizzato. Quale migliore occasione per iniziare a giocare insieme?