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Il potere di TikTok, Instagram, YouTube e Facebook.
Il report annuale di Digital 2021 (pubblicato da we are social) ha evidenziato che oggi 41 milioni di italiani sono attivi sui social media. Da luoghi di incontro virtuali, essi sono passati ad essere un luogo di vendita per le aziende. Le piattaforme social, da TikTok a Facebook, hanno l’obiettivo di farti restare più a lungo online per acquisire dati sulle tue preferenze. Di conseguenza le sponsorizzazioni che vedrai saranno personalizzate sui tuoi gusti e tu sarai più propenso ad acquistare. In questo articolo ti spieghiamo come i social network più famosi sono in grado di rubarti tempo prezioso.
Il fenomeno TikTok
TikTok, il social network cinese più famoso al mondo, è diventato anche in Italia un vero e proprio fenomeno. Circa il 24% degli utenti Internet, infatti, ne fa uso. La cosa più sorprendente, e preoccupante, è la popolarità di cui gode tra bambini e ragazzi. E’ il social network con la demografica più bassa e per i più piccoli è diventato uno dei passatempi preferiti. Una volta fatto l’accesso sul proprio profilo, però, è facilissimo perdere la cognizione del tempo e passarci dentro interi pomeriggi. Ma come fa TikTok a ipnotizzarti?
- 30 secondi e via
La carta vincente di TikTok è la tipologia di contenuti pubblicabili: brevi video di circa 30 secondi. Un contenuto così corto, seguito in automatico da altri video della stessa durata, non ti dà la percezione di star passando troppo tempo sul social. Diventa, quindi, facile pensare: “Ancora uno e poi basta, tanto è veloce” ogni volta che inizia un video nuovo. E quei 30 secondi in più si trasformano facilmente in ore; - Minimo sforzo massimo divertimento
I video di TikTok si sviluppano per la maggior parte intorno a un contenuto musicale, piacevole da ascoltare e divertente da guardare. Questi contenuti così leggeri non affaticano la mente e la presenza di challenge, coreografie da copiare e contenuti ironici ti fanno restare incollato al telefono senza che tu te ne renda conto;
Il mondo secondo Instagram
Mensilmente gli Italiani spendono circa 7 ore su Instagram. Il social deve la sua popolarità al fatto di permettere la pubblicazione esclusivamente di elementi visivi: stories, foto e brevi video. Ma c’è di più. Instagram , infatti, è conosciuto per proporre immagini esteticamente piacevoli, che non necessitano di contemplazione per essere apprezzate. Basta darci uno sguardo veloce ed è fatta, si passa alla prossima. Lo sforzo richiesto è minimo.
L’algoritmo di Instagram è pensato per farti trovare nella homepage i post dei following con cui interagisci di più. In questo modo si assicura che i post che troverai ti interesseranno e cattureranno la tua attenzione, portandoti a mettere Mi Piace, commentare o condividere. La sezione Scopri è altrettanto personalizzata: lì puoi trovare un flusso continuo di post visivamente accattivanti pensati solo per te. E te che ami i gatti, come puoi resistere a tutti quei video di cuccioli che giocano insieme? Impossibile! Eccome come Instagram ti ruba il tempo: ti fa trovare senza sforzo contenuti che ti appassionano.
Il loop infinito di YouTube
YouTube è il social media più utilizzato dagli italiani. L’app di condivisione video di proprietà di Google ha consolidato negli anni un algoritmo sempre più efficace e capace di tenerti sulla piattaforma per ore. Quando guardi un video su YouTube, infatti, trovi a destra una colonna di video consigliati in base a quello che stai guardando. Secondo alcuni studi questa lista di raccomandazioni influenza moltissimo le tue scelte portandoti a guardare quello che la piattaforma consiglia.
Ma ciò che più ti spinge a continuare a guardare è la riproduzione automatica a fine video. E’ un’opzione recente che ha davvero incrementato la permanenza degli utenti sulla piattaforma. Una volta finito il video, infatti, non hai più bisogno di selezionare cosa vedere: YouTube stesso fa partire un video che potrebbe interessarti. Togliendoti lo sforzo di dover scegliere, la piattaforma ti convince a restare. E avendo una lista infinita di proposte non arriva mai un momento di pausa in cui tu riesci a pensare “Okay, è il momento di smetterla”.
Il padre dei social: Facebook
Nonostante Facebook non sia più popolare come una volta (le nuove generazioni in particolare non lo usano più), bisogna ricordare che è stato il primo social a cambiare il nostro modo di relazionarci. E in termini di strategia detta ancora le regole. Nel corso degli anni su Facebook si è visto un aumento di pubblicità. Per molti utenti questo è stato motivo di abbandono della piattaforma. Ecco perché oggi Facebook ha ideato un algoritmo tutto nuovo altamente specializzato che mira a rendere la tua permanenza sul social più coinvolgente.
La tua esperienza su Facebook, infatti, è personalizzata: come su Instagram troverai nella home i post degli amici con cui interagisci di più. In che modo? Studiando le tue liste “amici più stretti”, i tag nelle foto, la posizione, e quanti Mi Piace e commenti scambi con gli utenti, Facebook è in grado di predire quali sono gli amici che preferisci. Inoltre, registrando quali post e Pagine ti piacciono è in grado di proporti inserzioni di prodotti che potrebbero piacerti. I contenuti su Facebook non hanno mai fine: grazie allo scroll infinito a fine pagina troverai sempre qualcosa di nuovo che ti aspetta.
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Fonti:
Carah, Shaul “Brands and Instagram: Point, tap, swipe, glance”:
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/2050157915598180
Airoldi, Beraldo, Gandini “Follow the algorithm: An exploratory investigation of music on YouTube”:
https://www.researchgate.net/publication/303096460_Follow_the_algorithm_An_exploratory_investigation_of_music_on_YouTube
Falcon.io “How Will the Latest Facebook Algorith Change Affect Marketers? | 5 Valuable Tips for 2020”:
https://www.falcon.io/insights-hub/industry-updates/social-media-updates/facebook-algorithm-change/
Wang, Xinwei “Comparison of Tik Tok and Television on the Fiel of Homogeneity, Authenticity and Unifying Power in the 20st Century”:
https://www.atlantis-press.com/proceedings/ichess-20/125949157
The New Yorker “How TikTok holds our attention”:
https://www.newyorker.com/magazine/2019/09/30/how-tiktok-holds-our-attention
MIT Technology Review “YouTube is experimenting with ways to make its algorithm even more addictive”:
https://www.technologyreview.com/2019/09/27/132829/youtube-algorithm-gets-more-addictive/